Eiaculazione Femminile
L'Eiaculazione Femminile, nota anche come squirting o gushing, al pari di quella maschile è il risultato della risposta orgasmica e consiste nell'espulsione di un notevole quantitativo di fluido dall'uretra durante la stimolazione sessuale, in particolare del punto G, nel corso o in prossimità dell'orgasmo.
Il Punto G è in realtà un'area della vagina più che un punto. É verosimilmente composto da residui di tessuto prostatico maschile che producono un secreto liquido del tutto diverso dall'urina e molto simile al liquido seminale maschile (ovviamente non contiene spermatozoi). La presenza del tessuto prostatico maschile nella donna non meraviglia, perchè è solo alla sesta settimana dal concepimento che iniziano a delinearsi le differenziazioni sessuali. Prima di questa data gli embrioni umani sono tutti uguali e ovaie e testicoli si sviluppano da una struttura comune.
Il liquido secreto dalla stimolazione del Punto G può essere espulso a piccoli fiotti a seguito delle contrazioni muscolari che si sviluppano nelle strutture genitali durante l'orgasmo. L'emissione di tale secrezione avviene attraverso l'uretra, ultimo tratto delle vie urinarie, e proprio questo fa sì che possa essere confuso con l'urina.
Una risposta orgasmica femminile non riconosciuta
Nonostante già Aristotele nel I secolo a.C. ne abbia scritto, notando che la donna durante l'orgasmo emette un getto, ad oggi non ci sono ancora riferimenti chiari su manuali di educazione sessuale su questa reazione fisiologica.
Si dice che Galeno (anatomista e medico del II secolo d.C) ne fosse a conoscenza descrivendo la prostata femminile, mentre l’anatomista Rinaldo Colombo riferì dell'eiaculazione femminile mentre spiegava le funzioni del clitoride.
Nel XVII secolo, l'anatomista tedesco Regnier de Graaf scrisse un libro sulla anatomia femminile e parlò di fluidi che "correvano fuori" e che "zampillavano" durante l'eccitazione sessuale.
Si era scritto poi dell'Eiaculazione Femminile in molti testi pornografici, ad esempio in "The pearl", un'antologia inglese che raccoglie racconti dell'epoca vittoriana ('800) pieni di orgasmi femminili "bagnati", ma queste storie furono liquidate come allucinazioni maniacali maschili.
Il nordico Theodor H. van De Velde nel 1926 pubblicò un manuale per coppie sposate nel quale raccontava che alcune donne durante l'orgasmo rilasciano del liquido. Ben pochi lo presero sul serio.
Da cosa è composto il liquido emesso?
Soltanto nel 1981 la Dalhousie di Hlifax, Nuova Scozia, analizzò questo liquido. Il gruppo di ricerca, che comprendeva Edwin Belzer Jr., Perry e Whipple pubblicò i risultati delle analisi dei liquidi prelevati da alcune volontarie sul "Journal of sex research".
Attraverso le analisi chimiche è stato rilevato che il fluido espulso contiene:
Glucosio (uno zucchero naturale) e fruttosio (un altro zucchero naturale, trovato anche nel fluido seminale prostatico).
Antigene prostatico specifico. Enzima prodotto negli uomini dalla prostata e alla base dell'eiaculato maschile; nelle donne si ritiene sia generato dalle ghiandole periuretrali. La sua funzione fisiologica negli uomini è quella di mantenere fluido il seme dopo l'eiaculazione, permettendo agli spermatozoi di "nuotare" più facilmente attraverso la cervice uterina.
Un livello molto basso di creatinina e urea (i due principali componenti dell'urina, trovati in alti livelli nelle analisi dell'urina pre e post eiaculazione).
Meccanismo d'azione
Sebbene nella comunità medica e scientifica sia stata ora riconosciuta l'esistenza dell'Eiaculazione Femminile, rimane un largo vuoto quando si arriva a cercare di spiegare su basi scientifiche il processo di eiaculazione o la fonte del fluido stesso.
Fu nel 2002 che Emanuele Jannini, endocrinologo e docente di sessuologia medica, con la sua equipe di ricerca dell' Università dell'Aquila offrì una spiegazione per questo fenomeno, così come per le frequenti smentite della sua esistenza:
Le aperture delle ghiandole periuretrali sono di norma della dimensione dei pinoli, e variano nella dimensione da donna a donna, fino a quasi scomparire in alcune donne. Se le ghiandole periuretrali sono la causa dell'eiaculazione femminile, questo può spiegare l'assenza di questo fenomeno in molte donne.
Le ghiandole si riempiono con il fluido durante il rapporto sessuale e possono essere sentite attraverso il muro vaginale. Il rigonfiamento del tessuto circostante l'uretere, può essere una combinazione di ghiandole che si riempiono col fluido e del tessuto erettile delle donne che si solleva.
E' questo, sembra, il ritmico contrarsi dei muscoli pelvici durante l'orgasmo che espelle il fluido accumulato come ultima componente dell'eiaculazione femminile. Il quantitativo di fluido rilasciato può essere considerevole, attraverso il ripetersi di riempimento e svuotamento delle ghiandole durante l'orgasmo.
Anche la donna può eiaculare
L'Eiaculazione Femminile è abbastanza rara e molto difficile da provare: alcune donne arrivano all'eiaculazione durante la stimolazione del clitoride, altre durante la stimolazione vaginale del Punto G. Molte la sperimentano durante un rapporto particolarmente intimo e fiducioso con un uomo che amano profondamente, e solo con lui. Altre la vivono con più facilità quando si masturbano da sole.
Un fattore che favorisce l'eiaculazione sembra essere la capacità di raggiungere un'alta eccitazione e successivamente di contenere lo stato eccitato mentre ci si rilassa in questo. In questi casi il tutto viene descritto come un arrendersi al piacere nel momento in cui esso sembra incontenibile.
Diverse donne dicono di aver sperimentato l'eiaculazione soltanto dopo essersi occupate per parecchi anni, attivamente, del proprio piacere ed essersi masturbate spesso al Punto G. Ma ce ne sono altre con un vita sessuale intensa e soddisfatta che non hanno mai eiaculato e non ne sentono il bisogno.
Chi riesce a sperimentarla la descrive come un qualcosa di molto appagante sessualmente.
I Batoro dell'Uganda considerano una donna adulta e pronta per il matrimonio solo quando riesce, masturbandosi, ad eiaculare bagnando un muro. Le donne anziane insegnano alle giovani come fare "Kachapati", che in lingua batoro vuol dire proprio "spruzzare il muro".
Gli abitanti di alcune isole dell'Oceano Pacifico del sud, le Trobriand, non solo conoscono l'importanza dei muscoli pelvici e l'esistenza del Punto G, ma giudicano che la donna abbia goduto veramente solo se eiacula.
Come eiaculare?
Primo passo
Trova il muscolo che si colloca intorno alla parte dell'uretra all'interno della vagina. Se i muscoli della tua vagina non sono stati molto usati, puoi fare un esercizio: premere e rilasciare i muscoli. Questo è piacevole e in questo modo puoi addirittura arrivare fino all'orgasmo.
Secondo passo
Massaggia la parte dell'uretra nella tua vagina con due-tre dita. Spingi forte, ed aspetta che ti arriva lo stimolo di fare la pipi. Questo segno significa che sei pronta ad eiaculare. Adesso piazza un altro dito appena sotto alla parte dell'uretra che si trova esternamente, e comincia a masturbarlo come fai con il clitoride. Facendo questo ti accorgerai che i due canali, quello all'interno e all'esterno della tua vagina sono pieni e forse addirittura sono dolorosi: hai altri 29 canali all'interno che stanno spingendo.
Terzo passo
Continua a masturbarti, e quando sei vicino all'orgasmo spingi fuori la parte dell'uretra e fai come se volessi fare la pipi. Il liquido uscirà, forse come un spruzzo o un getto.
Lasciarsi andare fa bene
Non tutte le donne arrivano all'eiaculazione, evita quindi l'ansia di doverla raggiungere per forza. Però prova. Potresti avere una bella sorpresa. Uno dei motivi per i quali è così importante che le donne siano a conoscenza della possibilità di eiaculare sta nel fatto che, se una donna ne sente lo stimolo e si trattiene, rischia di procurarsi notevoli infiammazioni. Molti sostengono, ad esempio, che buona parte delle uretriti sarebbe causata da una contrazione, spesso involontaria, durante l'orgasmo. Insomma, lasciarsi andare fa bene.
Il culto dello "squirt"
L'eiaculazione femminile oggi è diventata un oggetto del desiderio maschile, una caratteristica delle attrici porno.
In alcuni film pornografici, le donne sono mostrate mentre eiaculano un fluido chiaro o lattiginoso. La validità della pornografia come una fonte di prove è però quantomeno sospetta, poiché c'è un forte incentivo a generare un effetto visivo drammatico, con nessuna assicurazione circa la registrazione accurata degli eventi reali.
Nell'industria dei film pornografici, Cytherea è generalmente riconosciuta come la "regina dello squirt", a causa delle sue eiaculazioni particolarmente intense e voluminose.
Fuori dal regno della pornografia, l'autrice e sessuologa Carol Queen ha prodotto un video educativo (con lei protagonista) che si propone di insegnare ad eiaculare alle donne che in precedenza non erano in grado di farlo. Infine un'educatrice sessuale, la dottoressa Susan Block, ha prodotto un video educativo chiamato "il salone dello squirt della dottoressa Suzy" con la partecipazione dell'esperta di Punto G e di eiaculazione femminile Deborah Sundhal.